Il nome Giapponese Reiki, letteralmente, indica la connessione tra “rei” l’energia vitale dell’universo, e “ki” l’espressione individuale di tale energia chiamata anche “chi” dai cinesi, “prana” dagli indiani e nella cultura occidentale concepita come “libido” da Sigmund Freud e come “orgone” da Wilhelm Reich.
Il Reiki è un’antica pratica riscoperta da Mikao Usui, ha le sue radici nel buddismo tibetano ed è un antico e semplice metodo di cura tramite il tocco delle mani.
Mikao Usui, monaco cristiano giapponese che lo riscoprì tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, chiamò il Reiki “arte per la guarigione”.
E’ una tecnica giapponese, immediata e naturale, che, attraverso il contatto delle mani, permette di riequilibrare e di ritrovare il benessere psichico e fisico, favorendo una migliore percezione del proprio corpo.
Più in particolare il Reiki è una semplice ed efficace tecnica di riduzione dello stress, di rilassamento e di ripristino della salute psicofisica attraverso l’uso della cosiddetta “Energia Universale”, ovvero l’energia che permea l’Universo e fondamentalmente permea ogni cosa vivente o inanimata come ben ha descritto la fisica moderna.
Il Reiki viene descritto anche come tecnica di auto-guarigione perché l’operatore può praticare su di sé l’auto-trattamento.
In una persona sana e armonica questa forza vitale scorre liberamente, tuttavia in seguito a fattori esterni o interni, spesso emotivi, può andare incontro nel tempo anche a blocchi o vuoti. A lungo andare, il perdurare di questo squilibrio, può indurre delle somatizzazioni e trasformarsi in tensioni fisiche, contratture, spasmi, dolori, disfunzioni di organi, malattie.
Punti di forza:
– Estrema semplicità sia nel praticarlo sia per chi volesse intraprendere il percorso d’insegnamento
– Immediata verifica delle sue possibilità, fin da subito è possibile percepire e sperimentare i suoi benefici
– La potente azione riequilibrante che si manifesta anche a livello emotivo e mentale della persona
– La “delicatezza” e l’assenza di controindicazioni. Possono riceverlo tutti, neonati, bambini, donne in gravidanza, anziani e malati.
Molte testimonianze e studi scientifici sottolineano i benefici che si possono ottenere ricevendo Reiki
Sebbene l’utilizzo del Reiki come metodo di cura si sia rapidamente diffuso in Giappone, anche nei paesi occidentali esistono studi clinici controllati sulla sua efficacia ed efficienza. Il Reiki affianca la terapia convenzionale in numerosi centri ospedalieri di tutto il mondo. E’ una tecnica “dolce” di distensione e analgesia che si presta molto bene come trattamento di supporto
COME SI SVOLGE UNA SESSIONE DI REIKI
Prima di iniziare la seduta ci sarà un colloquio conoscitivo con il cliente che avrà anche la finalità di creare una certa apertura e sintonia tra operatore e cliente stesso. Il trattamento inizia con la “centratura”, vale a dire l’acquisizione dello stato di quiete e di equilibrio da parte dell’operatore, una sorta di stato meditativo di “totale vigilanza, presenza, ma senza sforzo”. Questa fase dura poco, uno, due minuti. Il cliente sarà invitato a prendere contatto con il suo corpo attraverso una respirazione consapevole seguendo il ritmo del respiro.
Segue poi la parte del tocco “dolce” delle varie parti del corpo. Il cliente rimarrà vestito.
Un trattamento completo prevede di toccare diversi punti che riprendono la totalità del corpo, e sui centri energetici della medicina orientale, denominati chakra.
Alla fine del trattamento si lascia il cliente per qualche momento in rilassamento e quiete